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Di design, moderno, sicuro e amato dai professionisti della cucina, il piano cottura a induzione sta rapidamente guadagnando popolarità e attrae sempre più persone. Sebbene i piani cottura a induzione siano apparsi più di 20 anni fa, sono stati accolti dai migliori chef, poiché offrono una cottura veloce e senza fiamma. Solo recentemente si sono diffusi anche in Italia come valida alternativa alla tradizionale cottura a gas. Il merito è di una tecnologia che garantisce elevate prestazioni in termini di sicurezza, eliminando fiamme e gas liberi, e facilità di pulizia, eliminando fastidiosi dislivelli che potrebbero rendere ancora più laboriosa la pulizia dei fornelli.

Come funziona un piano cottura a induzione

Quando si parla di piano cottura a induzione tutti tendono a pensare erroneamente che sia l’elettricità a cuocere gli alimenti. Niente di più sbagliato. Esteticamente è molto simile a quelli radianti o alogeni, ma il suo funzionamento è differente. Rispetto al piano cottura tradizionale, questa innovativa tecnologia sfrutta un sistema di bobine elettriche (nascoste solitamente sotto un piano livellato in vetroceramica) che generano un campo elettromagnetico capace di scaldare il fondo delle pentole, senza spreco di energia e dispersione di calore. La dispersione di calore è quasi nulla e il rendimento arriva all’85%, a dispetto del 45% di rendimento con un classico piano a gas.

Piano cottura a induzione: consumi e risparmio energetico

Un altro elemento importante è l’efficienza energetica: una moderna piastra a induzione è dotata di una speciale funzione che permette di ottimizzare automaticamente i consumi adeguando l’assorbimento del piano al proprio contatore, senza limitare le performance e i risultati della cottura. Come di consueto, però, occorre sempre prestare un po’ di attenzione nell’utilizzare contemporaneamente più elettrodomestici.

Tutto ciò permette di risparmiare molta energia poiché il calore non viene disperso e viene concentrato solo dove serve. In questo modo possiamo ottimizzare i consumi ottenendo lo stesso calore dei tradizionali piani a gas o elettrici, ma con un impiego di energia inferiore. Ad esempio, per portare 2 litri d’acqua alla temperatura di ebollizione occorrono soltanto 4 minuti, contro i 9 minuti di un piano a gas. Inoltre, la corrente elettrica può provenire anche da fonti rinnovabili che generano energia pulita, come un impianto fotovoltaico domestico o pale eoliche. Avremmo così un ulteriore risparmio e contribuiremo a rendere la nostra abitazione ancora più efficiente, sicura e moderna.

È importante non dimenticare che alcuni piani a induzione, solitamente quelli con un costo maggiore, hanno una funzione che permette di limitare la potenza assorbita, perciò se la potenza massima è, per esempio, 2 kW (considerando che in casa ci sono anche altri elettrodomestici) il rischio che possa staccare il contatore o l’interruttore generale è minore. Naturalmente, ridurre la potenza del piano cottura implica una limitazione nell’utilizzo di tutti i fuochi, ne consegue che non si potranno usare tutti i fuochi, o al massimo si potranno usare ma con una potenza minore.

Per evitare lo scatto del salvavita è comunque opportuno cercare dei piani a induzione con la limitazione automatica dell’energia assorbita.

Piano cottura a induzione

Piano cottura a induzione: quali padelle usare

Passare a un piano cottura a induzione spesso ci costringe a sostituire tutte le pentole di rame, alluminio e terracotta, così come le padelle antiaderenti con il fondo di alluminio. È importante ricordare che i tegami utilizzati devono essere tutti dotati di un fondo perfettamente piano e ricco di materiale ferroso (per un riscaldamento omogeneo e funzionale), elemento senza il quale non potrebbe attivarsi il campo magnetico.

Per capire se una pentola è adatta o meno a questo genere di cucina, assicurati che sia presente il simbolo del solenoide che certifica la perfetta compatibilità del tegame con il piano a induzione. Se non riesci a individuare il logo, puoi comunque eseguire un rapido test di compatibilità: prendi un magnete e avvicinalo al fondo della pentola; se esso verrà attratto, allora il tuo tegame è idoneo per un piano cottura a induzione.

Se non hai intenzione di sostituire i tegami, sono presenti in commercio dei dischi adattatori (dal costo di 8–15 euro ciascuno) che ti permetteranno l’utilizzo sul fornello a induzione di tutti i tipi di pentole: sono però sconsigliati dagli esperti, poiché allungano sensibilmente i tempi di cottura, aumentando i costi di gestione.

Piano cottura a induzione: sicurezza

Oltre ai rapidi benefici dell’utilizzo del piano cottura a induzione, ci sono molte altre funzioni di sicurezza incluse nella gamma per rendere la cottura un’attività più sicura in casa. Sono inclusi indicatori di calore residuo, blocchi di sicurezza per impedire modifiche accidentali alle impostazioni, e timer per aiutare a pianificare la preparazione di pasti in una cucina frenetica. È presente anche un dispositivo antisurriscaldamento integrato nel piano cottura che rileverà automaticamente quando una pentola sta per bollire o se il piano si surriscalda regolando le impostazioni di conseguenza.

Inoltre, se la pentola è vuota o inadatta perché non è del materiale giusto, il processo induttivo magnetico non si attiva e quindi non si genera calore, evitando così accensioni accidentali da parte di bambini.

Pro del piano cottura a induzione:

  • Zero dispersione di calore con un rendimento pari a circa il 90%
  • Ideali per cucinare con tempi stretti, scaldano rapidamente e in modo uniforme: 1 litro d’acqua giunge a ebollizione in meno di 2 minuti
  • Il piano in vetroceramica garantisce facilità di pulizia e maggiore sicurezza anche in presenza di bambini e anziani, poiché il vetro circostante la “zona attiva” di cottura non scalda e resta fredda al tatto, riducendo al minimo qualsiasi rischio di scottature
  • Il prezzo negli ultimi anni è diventato molto più accessibile
  • Possibilità di regolare la potenza con elevata precisione
  • Garantisce una cottura uniforme grazie alla diffusione omogenea del calore su tutta la superficie della pentola
  • Facilità di pulizia, dovuto al piano completamente liscio e privo di sporgenze

Contro del piano cottura a induzione:

  • È necessario impiegare tegami ad hoc di materiale ferroso, sui quali il produttore abbia indicato che sono conformi all’uso su piani a induzione
  • Generalmente hanno un assorbimento elettrico che va da 2,8 a oltre 7 kW, perciò un allacciamento standard da 3,3 kW potrebbe non reggere il carico e favorire l’insorgere di black-out elettrici

Conclusioni

Il piano cottura a induzione rappresenta una scelta moderna, sicura ed efficiente per la cucina di oggi. Offrendo un’elevata efficienza energetica e una sicurezza avanzata, questa tecnologia è ideale per chi desidera migliorare la propria esperienza culinaria. Tuttavia, è importante considerare i requisiti specifici in termini di pentole e capacità elettrica per garantire un’installazione e un utilizzo ottimali. Con le giuste precauzioni e una scelta consapevole, il piano cottura a induzione può trasformare la tua cucina in uno spazio più funzionale e piacevole.